Gluten free SI
Vegetariano SI
Vegano NO
Senza lattosio SI
Senza uova NO
Low Carb NO
Informazioni dieta chetogenica
- Porzione: 100 g
- Calorie: 423.33 kcal
- Carboidrati: 52.13 g
- Grassi: 21.76 g
- Proteine: 11.29 g
- Zuccheri: 47.49 g
I “Brutti ma Buoni” sono un tipico dolce italiano caratterizzato da un equilibrio aromatico di ingredienti semplici ma gustosi. Dal punto di vista nutrizionale, questi biscotti forniscono un elevato contenuto calorico, circa 423 kcal per ogni 100 grammi, posizionandosi come una scelta piuttosto densa dal punto di vista energetico. La maggior parte delle calorie proviene principalmente dai carboidrati, che rappresentano più della metà del loro contenuto, circa 52 grammi. Tra questi, una significativa porzione è costituita da zuccheri, che raggiungono ben 47 grammi, il che conferisce ai “Brutti ma Buoni” il loro caratteristico sapore dolce e ricco. Le proteine si attestano sui 11 grammi, mentre i grassi si situano intorno ai 21 grammi, con una buona varietà di grassi monoinsaturi, che rappresentano la maggior parte. Interessante è notare l’assenza di colesterolo, rendendoli potenzialmente più adatti a un largo pubblico in confronto ad altri dolci simili contenenti colesterolo. Inoltre, il contenuto di sodio è sorprendentemente basso, meno di 0,5 mg, il che li rende adatti a chi segue una dieta a basso contenuto di sodio. Infine, i “Brutti ma Buoni” contengono circa 3,3 grammi di fibre, il che contribuisce a sostenere la digestione e a ridurre i picchi glicemici.
“Brutti ma Buoni” durante la dieta chetogenica?
I “Brutti ma Buoni” non sembrano essere adatti a una dieta chetogenica a causa del loro alto contenuto di carboidrati, che raggiunge i 52 grammi ogni 100 grammi di prodotto. Una dieta chetogenica si basa, infatti, su un basso apporto di carboidrati per permettere al corpo di entrare in uno stato di chetosi, processando i grassi per produrre energia. In questo contesto, il consumo di “Brutti ma Buoni” potrebbe ostacolare il mantenimento dello stato di chetosi, rendendo necessaria una loro esclusione o una forte limitazione nel regime alimentare. Tuttavia, si potrebbero prendere in considerazione alternative più adatte a questo tipo di dieta. Ad esempio, si possono preparare dei biscotti chetogenici utilizzando farina di mandorle e dolcificanti a basso indice glicemico per ottenere una consistenza e un sapore simile.
“Brutti ma Buoni” è gluten free?
I “Brutti ma Buoni” di solito non contengono glutine, poiché vengono preparati principalmente con mandorle o nocciole e albumi d’uovo. Tuttavia, va sottolineato che a seconda della ricetta specifica o delle aggiunte di ingredienti ulteriori, potrebbe essere presente del glutine, specialmente se vi è stata contaminazione crociata con farine contenenti glutine. Per chi soffre di celiachia o è sensibile al glutine, è sempre consigliabile verificarne la composizione o optare per versioni certificate gluten-free.
“Brutti ma Buoni” fa ingrassare?
I “Brutti ma Buoni” sono ricchi di zuccheri e calorie, caratteristiche che possono contribuire all’aumento di peso se consumati in eccesso e in assenza di un bilancio energetico complessivo giornaliero. La presenza di zuccheri aggiunti, in particolare, può portare a un’assunzione caloria più elevata, favorendo l’accumulo energetico in chi non segue uno stile di vita attivo. Tuttavia, se inseriti in modo bilanciato in una dieta varia ed equilibrata, e consumati in porzioni moderate, possono essere parte di un’alimentazione sana senza incidere significativamente sul peso corporeo. È fondamentale considerare sempre il consumo totale giornaliero di energie e adeguarlo alle specifiche esigenze e attività fisiche di ognuno.