Il Casu Marzu è uno dei prodotti più iconici e controversi della Sardegna: un formaggio di pecora dalla pasta morbida e cremosa ottenuto grazie alla fermentazione naturale indotta dalle larve della mosca casearia (Piophila casei). Il suo gusto è intenso, pungente e fortemente aromatico. Considerato “il formaggio più proibito d’Italia”, è un simbolo di tradizione e identità per i sardi, anche se la sua vendita è vietata per motivi sanitari.
Preparazione 10 min
Cottura 10 min
Tempo totale 20 min
Cucina Mediterranea
Porzioni 4 persone
Voto 3/5
Ingredienti
- Forma piccola di pecorino sardo 1
- Pane carasau q.b.
Istruzioni
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Scelta della forma
Seleziona una forma di pecorino sardo di media stagionatura (2-3 mesi). La pasta deve essere elastica ma non troppo fresca, in modo da poter essere facilmente penetrata dalle larve.
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Esposizione all’aria
Posiziona la forma in un ambiente rurale ben aerato, al riparo da pioggia e luce diretta del sole.
Coprila con una retina fine per proteggerla da altri insetti e lascia che la mosca casearia (Piophila casei) deponga le uova sulla crosta. -
Fermentazione naturale
Dopo la schiusa, le larve penetrano nella pasta del formaggio e la decompongono naturalmente, rendendola cremosa e dal profumo intenso.
Lascia fermentare per 2-3 mesi, ruotando la forma di tanto in tanto per ottenere una maturazione uniforme. -
Controllo della maturazione
Il casu marzu è pronto quando la pasta è morbida e quasi liquida.
Tradizionalmente si verifica che le larve siano ancora vive e mobili: se non lo sono più, significa che la fermentazione è troppo avanzata. -
Taglio e servizio
Taglia con cura la calotta superiore del formaggio e preleva la crema interna con un cucchiaio.
Servi il casu marzu su pane carasau o su fette di pane tostato. -
Consumo e abbinamento
Si gusta a temperatura ambiente e si accompagna con un vino rosso corposo, come il Cannonau di Sardegna.
Informazioni nutrizionali
| Energia | 690 Kcal |
|---|---|
| Carboidrati | 16.5 g |
| Proteine | 36.5 g |
| Grassi | 49.5 g |




